Orti urbani e bambinə sporchə

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E’ un pomeriggio di settembre, Petra torna a casa da scuola con un sacco pieno di patate, la stagione dell’orto è conclusa. Quest’anno l’ha fatto con la scuola, da marzo a settembre (con una pausa a luglio) ogni martedì i bambini hanno curato il loro pezzettino di terra. Si finisce sempre con le patate. Anche l’anno scorso. 

Il concetto è semplice quanto meraviglioso, ad ogni bambinə viene affidato un pezzetto di terra lungo 6 metri e largo 1, li vengono piantati fagiolini, barbabietole, ravanelli, cipolle e, infine, patate.

Non è stata la prima volta che si cimenta con semi e rastrelli, l’anno scorso il comune ha messo a disposizione dei bambini delle elementari e delle famiglie interessate, una striscia di terra da coltivare. Di nuovo 1 metro per 8, di nuovo  pomodori, fagiolini, zucchini etc.

C’è grande attenzione all’educazione al contatto con la terra, ə bambinə sono incoraggiati a sporcarsi le mani, a bagnare e a bagnarsi, l’orto si cura con tutte le temperature, sole, pioggia o neve. Ci tengo a dire che Petra va in una scuola pubblica, no Steiner, no Montessori, no International school o rette da capogiro.

Con questo non voglio dire che la società danese sia perfetta o che la scuola qui non abbia problematiche, ma mi interessa soprattutto tornare sull’aspetto culturale di questo tipo di pratiche, di come il nostro sguardo e il nostro punto di vista non sia mai neutro, ma solo una delle mille possibilità. ə bambinə possono sporcarsi, bagnarsi, stare fuori per un giorno intero ogni settimana e allo stesso tempo imparare a scrivere, leggere e a fare le divisioni. Per quanto la dieta danese sia abbastanza basica, ə bambinə imparano a coltivare le loro verdure, ad assaggiare cibi sconosciuti e quando sono in quinta aiutano nelle cucine della mensa.

Questo non vuole essere un elogio di quello che c’è altrove e in Italia manca, fatto salvo per alcune rare eccezioni. Vorremmo fosse spunto per aprire conversazioni, dialoghi, approfondimenti. Nel confronto educato e costruttivo, per poter pensare ad un futuro diverso, rispettoso di natura e bambinə

“La passione nasce dalla terra stessa tra le mani infangate dei più piccoli, viaggia lungo le maniche sporche di erba e arriva dritta al cuore."

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